RECENSIONI DI LIBRI SULLA REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA - 1991


 
    Tema di queste recensioni è la Repubblica Sociale Italiana. Le recensioni, inizialmente riprese soprattutto dal mensile NUOVO FRONTE di Trieste, sono poi state integrate anche con altre di diversa fonte, ivi compresa -talvolta- le presentazioni di copertina. Quando si è potuto abbiamo aggiunto le immagini delle copertine e queste sono state proposte, in attesa di recensione che non abbiamo, anche per libri che a nostro avviso potevano rientrare in questo soggetto.
    Si fa presente che il criterio di scelta è stato molto ampio. Talvolta trattasi anche di libri che trattano solo marginalmentre di RSI  (per esempio: foibe etc.) o di argomenti che, per vicende storiche, in qualche modo sono con la RSI connessi (per esempio: novità importanti anche sul ventennio fascista.
    Si sta cercando di associare ad ogni titolo le notizie presenti nel CATALOGO IN RETE OPAC che copre tutte, quasi tutte, le biblioteche d'Italia. Questo permetterà ai lettori di conoscere la più vicina ubicazione accessibile della pubblicazione.
    Nel corso di tale integrazione abbiamo ritenuto di segnalare anche i titoli che risultavano presenti in OPAC al Soggetto: "Repubblica Sociale Italiana".
    L'ordine temporale di presentazione dei libri è quello di edizione basato sul Catalogo OPAC. Se è presente più di una registrazione in OPAC le abbiamo presentate tutte per non omettere ogni possibile ubicazione. Se le registrazioni risultano in anni diversi abbiamo collocato il titolo (eventuale recensione ed eventuale copertina) nell'anno di edizione più datata, lasciando accanto anche altre registrazioni più recenti (forse quest'ultimo criterio sarà in futuro corretto).
    Poichè molti titoli sono sprovvisti di recensione saremo grati al lettore che vorrà collaborare inviandoci eventuale recensione di terzi (completa di fonte) o anche propria recensione accompagnando l'invio con proprio nome o pseudonimo.
ULTERIORI TITOLI SI POSSONO OTTENERE RICERCANDO IN OPAC CON LE PAROLE REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA OPPURE CON LE PAROLE 1943-1945 (O ALTRO) NEL CAMPO "TUTTI I CAMPI". SE SI VOGLIONO I TITOLI COMPLETI USARE LA VARIANTE SUTROS INVECE CHE ISBD.       

 
 
 
Fernando Ritter FASCISMO ANTIFASCISMO CONTRIBUTO ALLA STORIA D'ITALIA DAL 1860
Edizione fuori commercio. Milano. Eredi F. Ritter, 1992, pp. 172, cm. 17x24, s.i.p
Ritter, Fernando
ISBD: Fascismo ed antifascismo : contributo alla - Roma : Settimo Sigillo, [1991] - 198 p. ; 17 cm. - Piccola biblioteca
Collezione: Piccola biblioteca
Livello bibliografico: Monografia
Tipo documento: Testo a stampa
Nomi: Ritter , Fernando
Paese di Pubblicazione: IT
Lingua di Pubblicazione: ita
Localizzazioni: TO0636 - Biblioteca interdipartimentale Gioele Solari dell'Universita' degli studi diTorino - Torino - TO
TO0646 - Biblioteca del Dipartimento di filosofia e di ermeneutica filosofica e tecniche dell'interpretazione dell'Universita' degli studi di Torino - Torino - TO
Codice identificativo: IT\ICCU\TO0\0766650
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Ritter, Fernando
ISBD: Fascismo, antifascismo : contributo alla storia - Nuova ed - Milano : [s. n.], 1992 (Azzate : Tibiletti) - 167 p. ; 24 cm.(( - Ed. f. c.
Collezione: Piccola biblioteca
Livello bibliografico: Monografia
Tipo documento: Testo a stampa
Numeri: Bibliografia Nazionale - 92-7774
Nomi: Ritter , Fernando
Soggetti: Italia - Storia - 1860-1987 - Saggi
Paese di Pubblicazione: IT
Lingua di Pubblicazione: ita
Localizzazioni: FI0098 - Biblioteca nazionale centrale - Firenze - FI
MI0162 - Biblioteca comunale - Palazzo Sormani - Milano - MI
MI1155 - Biblioteche pubbliche rionali - Milano - MI
NA0079 - Biblioteca nazionale Vittorio Emanuele III - Napoli - NA
RM0267 - Biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele II - Roma - RM
Codice identificativo: IT\ICCU\CFI\0256024
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Ritter, Fernando
ISBD: Fascismo antifascismo : contributo alla storia - Roma : Settimo sigillo, c 1991 - 198 p. ; 17 cm - Piccola biblioteca
Collezione: Piccola biblioteca
Livello bibliografico: Monografia
Tipo documento: Testo a stampa
Nomi: Ritter , Fernando
Soggetti: Fascismo
Paese di Pubblicazione: IT
Lingua di Pubblicazione: ita
Localizzazioni: BO0305 - Biblioteca comunale di Storia della Resistenza - Bologna - BO
MI0162 - Biblioteca comunale - Palazzo Sormani - Milano - MI
Codice identificativo: IT\ICCU\LO1\0098334
    Un nuovo testo da consultare ed approfondire per ben comprendere quella pagina di storia che i ladroni di regime per quasi cinquant'anni hanno cercato di stracciare o di alterare con la menzogna sistematica riportata nei libri di testo delle scuole italiane.
    L'Autore, scomparso nel 1987, ci ha lasciato la testimonianza di un periodo della nostra vita nazionale fra i più fecondi per realizzazioni ed opere.
    I riferimenti sono storici, non menzogne di regime, ed hanno il pregio della chiarezza.
    Il Fascismo e l'Antifascisrno sono analizzati dalle loro origini fino ai giorni nostri, attraverso i fatti del primo dopoguerra, l'avvento del Fascismo, il consenso ottenuto e il comportamento degli antifascisti durante e dopo il Fascismo, con particolare riguardo al -periodo della guerra e alle stragi dei dopoguerra. Solo attraverso questa analisi e la conoscenza dei fatti si può argomentare la logicità degli avvenimenti odierni che bollano a sangue una classe politica la quale, in nome dell'antifascismo e della Resistenza, ha depredato l'Italia.
    Il libro, che si presenta in una curata veste editoriale, può essere richiesto a «» dietro versamento di un'offerta libera.
NUOVO FRONTE N. 129 (1993) Rubrica "Leggiamo assieme" a cura di M. Bruno. 
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Una testimonianza preziosa. Fascismo e antifascismo. Peccato sia pubblicazione fuori commercio, peccato davvero perché questo è un libro che meriterebbe di essere letto da tanta gente, soprattutto dai giovani d'oggi che vengono raggirati con bugie e falsità che rischiano poi di diventare storia. Un libro che se avessimo il potere renderemmo obbligatorio nelle scuole superiori. Un libro che racconta che cos'era il Fascismo (la lettera maiuscola è nostra perché l'Autore, a conferma della sua onesta imparziale informazione questa parola la scrive sempre con iniziale minuscola, come del resto fa anche per il termine "Duce" scrivendola con iniziale maiuscola), cos'era il Fascismo nel bene e nel male, senza tranciare giudizi che vuol lasciare alla storia, proprio come ha detto Gianfranco Fini rispondendo alla domanda provocatoria di un intervistatore televisivo - per la precisione Minoli di "Mixer" - "Noi siamo troppo vicini a quel periodo per non essere faziosi, il giudizio lasciamolo alla storia". 
Fernando Ritter, che è autore del volume di cui parliamo, nato a St. Blaise in Svizzera, da famiglia elvetica, a Milano per lavoro dal 1919, cittadino italiano dal 1935, è mancato nel 1987 e poco prima di spegnersi ha finito la raccolta di una interessantissima documentata raccolta di annotazioni, di dati, di riflessioni e citazioni che lasciano una splendida completa testimonianza di un periodo che nella storia d'Italia occuperà di certo - quando il tempo farà giustizia - un ruolo di eccezionale importanza. 
Ritter parte da un antefatto, diciamo così, cioè dal movimento cui s'ispirava senza dubbio il Fascismo ed espresso nel pensiero del francese Maurice Barrès, a cavallo tra il 19° secolo e il nostro. Alla base di questo pensiero era la possibilità unita alla necessità di fondere il nazionalismo con il socialismo da cui la nascita, nel 1911, a Parigi, del circolo Proudhon. Risale a questi precedenti l'azione di Benito Mussolini. 
Poi, un racconto semplice ma completo, affascinante e soprattutto documentatissimo. Una esposizione imparziale, diremmo storica, non soltanto per la ricchezza di riferimenti ma anche per la logicità delle considerazioni. "Alla vitalità della stirpe s'accompagnò nel Ventennio lo sviluppo dell'economia nazionale" scrive l'A., che sostiene la sua affermazione aggiungendo "il volume della produzione agricola totale ad esempio, crebbe, nel periodo 1922-1937, del 47,8%, mentre la popolazione aumentava dell'11,1%. 
E soprattutto tante verità, verità ignorate dai più, tenute nascoste da chi vuol continuare a criminalizzare Mussolini. Scrive, per esempio, Ritter: "Di fatto, Vittorio Emanuele III aveva sempre considerato l'esercito una sua proprietà personale, lasciando a Mussolini l'illusione di una autorità, in realtà solo l'illusione di una autorità, in realtà solo formale, come ministro delle Forze Armate; in verità non c'era nomina di un comandante di corpo d'armata e di spostamento di un colonnello che il re non controllasse. Così che il monarca continuò per vent'anni ad imporre a Mussolini quel maresciallo Badoglio e la sua camarilla di generali piemontesi che, nel 1917, con la loro megalomania, ristrettezza di mente, incapacità di prendere rapide decisioni, ed il poco coraggio di alcuni, di fatto erano stati i grandi responsabili dell'impreparazione e della condotta delle operazioni che avevano portato l'esercito italiano alla rotta di Caporetto. Alla vigilia dell'ormai inevitabile conflitto con l'Inghilterra, il maresciallo Badoglio aveva finito per cumulare le cariche di capo di Stato Maggiore Generale, di capo del Comitato per l'indipendenza economica, di presidente della Commissione suprema di difesa, di presidente del Consiglio delle ricerche e della Commissione per gli studi sulle materie fondamentali per la difesa: cariche lautamente retribuite che facevano di lui non solo il meglio informato ma anche il diretto, primario responsabile dell'esercito". 
Questa una delle tante testimonianze contenute nelle pagine scritte da Ritter che definire pagine d'oro non è fuori posto, pagine che meriterebbero d'essere tutte citate, riprodotte, diffuse, tanto sono chiare, documentate, sincere costituendo un vero decisivo "contributo alla Storia d'ltalia dal 1860" come dice il sottotitolo dell'opera che, ripetiamo, è davvero un peccato sia fuori commercio.
S.M.
VOLONTA' n. 4  aprile 1994 
Pietro Ciabattini SIENA FRA LE SCURE E LA FALCE E MARTELLO
pag. 448 - Lit. 50.000, Ed. I Mori - A.G. Ticci, Pian dei Mori 278, 53018 Sovicille (Siena)
Autore: Ciabattini, Pietro
ISBD: Siena fra la scure e la falce e martello : - Siena : I mori, 1991 - 447 p. : ill. ; 24 cm.
Livello bibliografico: Monografia
Tipo documento: Testo a stampa
Nomi: Ciabattini , Pietro
Soggetti: Siena - 1926-1950
Classificazione: 945.581 - STORIA DI SIENA
Paese di Pubblicazione: IT
Lingua di Pubblicazione: ita
Localizzazioni: CT0062 - Biblioteca regionale universitaria - Catania - CT
FI0098 - Biblioteca nazionale centrale - Firenze - FI
RM0267 - Biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele II - Roma - RM
Codice identificativo: IT\ICCU\CFI\0262231
    Pietro Ciabattini nasce a Siena e dei senesi ha tutte le caratteristiche. E' innamorato della sua città e dei suoi cittadini. Vive la sua Siena, le contrade, le piazze, i vicoli, i monumenti, il Palio, con amore e non accetta che la faziosità ingenua che si manifesta per il Palio possa travalicare per, alimentare la faziosità politica che provocò dal 1944 agli anni del dopoguerra tanti lutti ed uccisioni d'inermi ed innocenti.
    Figlio di un esponente fascista di Siena, ricorda gli anni dell'affermazione dei fascismo nella sua città, citando fatti, episodi e nomi; narra del famigerato 8 settembre 1943 che marca una scelta di campo fra i senesi all'ingresso delle truppe francesi nel luglio del '44.
    Arruolato, come il padre, nelle formazioni della R.S.I., si ritrova al nord fino alla fine della guerra. Il campo di Coltano lo accoglie prigioniero, ma, una volta liberato, non può rientrare a Siena per non incorrere nelle persecuzioni alle quali già fu sottoposta la madre per mano rossa.
    Il «diario» attento e preciso nella esposizione degli avvenimenti è un modo per entrare nella vita di una città che si sente diversa dal «Contado» che preme e che spesso è causa dei «fattacci» che accaddero all'interno delle mura di Siena. I senesi, sia da una parte che dall'altra, non parteciparono, se non con pochi elementi, alle pagine sanguinose che i comunisti vollero provocare e scrivere. I «cittadini», pur nella diversità delle opinioni e delle adesioni, non varcarono la soglia dello schiaffo e tutto si componeva bonariamente con opportuni interventi nell'uno o nell'altro campo.
    Durante il fascismo, gli antifascisti si contavano sulla punta delle dita e passavano il tempo a mugugnare al Bar Italia, esposti alla beffarda commiserazione degli altri.
    Le vicissitudini della guerra e l'occupazione nemica permisero, agli opportunisti di sempre, di cambiare campo e bandiera con non poco danno per i «puri» che si ritrovarono responsabili di ogni evento.
    Il testo è molto interessante anche per le analisi e le considerazioni che l'Autore vi riporta. Numerosa la documentazione fotografica. E' raccomandato a chi vuole avere una esatta visione di un'epoca demonizzata per bassi interessi di cucina partitocratica.
NUOVO FRONTE N. 112 (1992) Rubrica "Leggiamo assieme" a cura di M. Bruno.           
De Felice BIBIGRAFIA ORIENTATIVA DEL FASCISMO 
Bonacci 1991  
 
 
Renzo Santinon Renzo Santinon I FASCI ITALIANI ALL'ESTERO
Edizioni Settimo Sigillo Via Pietro Cavallini 27, 00193 Roma Pag. 336 - Lit. 40.000
Santinon, Renzo
ISBD: I fasci italiani all'estero / Renzo Santinon - Roma : Settimo Sigillo, 1991 - 333 p. ; 24 cm.
Livello bibliografico: Monografia
Tipo documento: Testo a stampa
Nomi: Santinon, Renzo
Paese di Pubblicazione: IT
Lingua di Pubblicazione: ita
Localizzazioni: RA0069 - Biblioteca dell'Istituto storico della Resistenza - Alfonsine - RA
Codice identificativo: IT\ICCU\RAV\0934697
     La bibliografia sul Ventennio diviene sempre più vasta ed interessante.
    Per chi sa leggere ed interpretare emerge la verità sul periodo storico più ricco per realizzazioni in tutti i campi della vita nazionale. Se si paragona il progresso civile e sociale conseguito dall'Italia nell'Era Fascista con quello dell'Italia «democratica» si può affermare che non sono stati effettuati passi avanti, ma regressioni che oggi si manifestano in modo drammatico e preoccupante.
    Il fascismo ebbe sempre a cuore gli italiani all'estero e svolse un'incisiva azione perché i legami con la Madre Patria fossero mantenuti vivi ed operò in modo tale da ottenere rispetto e considerazione per i nostri immigrati all'estero.
    La costituzione dei «Fasci Italiani all'Estero» s'inquadra in questa azione di tutela del prestigio dell'Italia consentendo quelle azioni di propaganda e d'informazione che illustravano le realizzazioni del Regime. Fu elaborato uno statuto particolare, costituita una «Segreteria Generale», inizialmente affidata a Giuseppe Bastianini, e fondato un giornale: «Il Legionario».
    Tramite il Ministero della Cultura Popolare furono coinvolti consoli ed ambasciatori che, in qualche caso, non sempre compresero i fini dell'azione dei Fasci.
    Il testo di Santinon, frutto di accurate ricerche e di studio, ci illustra con dovizia d'informazioni la nascita e lo sviluppo dei Fasci all'Estero. L'opera è divisa in due parti: la prima parte tratta della nascita e dell'organizzazione con un'ampia appendice che riporta stralci di relazioni sull'attività dei Fasci all'estero, sui numerosi attentati e delitti commessi dai sovversivi e dai comunisti contro gli aderenti ai Fasci stessi, sui rapporti con gli altri movimenti fascisti con particolare riguardo al movimento fascista inglese di Sir Mosley; la seconda parte tratta dell'attività propagandistica nei vari continenti e dell'azione della «Dante Alighieri».
    La pubblicazione di questo libro è un altro squarcio di luce fra le tenebre che da quarantacinque anni, a causa di questo regime produttore di mafia e corruzione, ci avvolgono per nascondere alla massa, stordita da bugie e falsità, un mondo d'ordine e di giustizia, dispensatore di valori che arricchivano l'esistenza più e meglio del benessere consumistico.
    Ci piace ricordare che il giovane amico Santinon è stato allievo prediletto di Duilio Susmel, già prestigioso collaboratore di questo periodico.
NUOVO FRONTE N. 110 (1991) Rubrica "Leggiamo assieme" a cura di M. Bruno. 
 GLI ANGELI E LA RIVOLUZIONE
a cura del Centro Studi Futura, Ed. Settimo Sigillo, via Pietro Cavallini, 27 00193 Roma, Pag. 70 - Lit. 12.000
ISBD: Gli angeli e la rivoluzione : squadriste, - Roma : Edizioni Settimo sigillo, [1991] - 67 p. : ill. ; 21 cm. - Saggi (( - Atti del convegno tenuto a Roma nel 1990, In testa al front. : Centro studi futura
Collezione: Saggi
Livello bibliografico: Monografia
Tipo documento: Testo a stampa
Nomi: Centro Studi Futura
Soggetti: DONNE FASCISTE ITALIANE
ESERCITO NAZIONALE REPUBBLICANO - SERVIZIO
AUSILIARIO FEMMINILE
Classificazione: 305.40945 - Stratificazione sociale. Donne.Italia
Paese di Pubblicazione: IT
Lingua di Pubblicazione: ita
Localizzazioni: AQ0047 - Biblioteca provinciale Salvatore Tommasi - L'Aquila - AQ
BO0305 - Biblioteca comunale di Storia della Resistenza - Bologna - BO
BO0442 - Biblioteca del Dipartimento di Discipline Storiche. Universita' degli Studi di Bologna - Bologna - BO
RA0069 - Biblioteca dell'Istituto storico della Resistenza - Alfonsine - RA
RM0255 - Biblioteca di storia moderna e contemporanea - Roma - RM
TO0473 - Biblioteca dell'Istituto storico della Resistenza in Piemonte - Torino - TO
Codice identificativo: IT\ICCU\AQ1\0018324
    Il volumetto pubblica gli atti del convegno organizzato nel marzo del 1990 dal Centro Studi Futura, a Roma sul tema riportato nel titolo.
    In tempi di femminismo isterico non sono pochi coloro che si interrogano sul ruolo della donna nel Regime Fascista e la richiesta di informazioni viene stimolata dalla convinzione che la propaganda dei mass-media in merito a questo argomento è faziosa e bugiarda.
    Dal convegno emerge una storia ricca ed articolata dei fascismo femminile che vede la donna impegnata in ogni campo, in ciò «aiutata» dalle necessità belliche.
    Da San Sepolcro alle Ausiliarie della R.S.I. vi è un legame continuo che vede la donna partecipe alle vicende nazionali senza scimmiottare l'uomo, rimanendo nell'ambito delle attitudini prettamente femminili che richiedono forza d'animo, coraggio, spirito di abnegazione, senso del dovere ed estrema lealtà.
     La donna fascista, così come l'intendeva il Regime, non era «appiattita» nel ruolo meramente riproduttivo, ma aveva il grande compito di educare l' «uomo nuovo» del fascismo pur partecipando alle vicende della Patria.
    Nel volume sono descritte le tappe dell'evoluzione femminile, le organizzazioni femminili, la stampa femminile e ci vengono presentate delle interessanti figure di «Donna» come Ines Donati «La Capitana», Margherita Sarfatti «L'intellettuale», Carla Costa «La volpe argentata», per il coraggio, l'astuzia e l'eroismo dimostrato in guerra.
NUOVO FRONTE N. 110 (1991) Rubrica "Leggiamo assieme" a cura di M. Bruno.
Sergio Bozza SENIO: PRIMAVERA 1945
Bozza, Sergio
ISBD: Senio : primavera 1945 / Sergio Bozza - Milano : Greco & Greco, c1991 - 167 p. ; 21 cm. - Narrativa
Collezione: Narrativa
Livello bibliografico: Monografia
Tipo documento: Testo a stampa
Numeri: ISBN - 88-85387-04-7
Nomi: Bozza , Sergio
Soggetti: Guerra mondiale 1939-1945 - Romagna - 1945 
Diari e memorie
Paese di Pubblicazione: IT
Lingua di Pubblicazione: ita
Localizzazioni: CN0065 - Biblioteca civica - Mondovi' - CN
MI0185 - Biblioteca nazionale Braidense - Milano - MI
MI0305 - Biblioteca Ferruccio Parri - Milano - MI
MI0339 - Biblioteca delle Civiche raccolte storiche. Museo del Risorgimento - Milano - MI
RA0069 - Biblioteca dell'Istituto storico della Resistenza - Alfonsine - RA
Codice identificativo: IT\ICCU\LO1\0325447
     Dopo il lusinghiero successo di "90 uomini in fila allineati sul mirino della 37", Sergio Bozza ha dato alle stampe questo nuovo "Senio: Primavera 1945".
    L'ex giovanissimo marò (all'epoca aveva sedici anni) rievoca, con quel suo stile particolare, immediato, tutto a lampi, a scatti (che qualcuno ha definito "un po' ruspante"), gli ultimi mesi di storia del mitico battaglione "NP" della Decima MAS.
    Nuotatori-paracadutisti che si addestrano a Valdobbiadene, alle pendici delle Alpi: ragazzi che scoppiano di entusiasmo, che scalpitano per andare al fronte, e che, fra una marcia di addestramento e l'altra, le inventano tutte per "fraternizzare" con le fanciulle locali, saggiamente ammonite dai genitori a non dare troppa confidenza a quei "marinai" tanto simpatici ma poco affidabili.
    Però, però... Galeotto fu il bob, unico svago in quel tranquillo paese di mezza costa. E sulla slitta, ragazzi e ragazze giù per la pista innevata, e i marò che speravano nei ribaltamenti per rifilare bramose palpate alle antistanti fanciulle... Tanto che, quando la sospirata partenza per il fronte arrivò davvero, parecchi confessavano candidamente che "l'amore per la vita incominciava ad incrinare l'amore per la Patria".
    Ma anche questa è storia, è vita. Dagli slittini ai bunker del Senio, semisconosciuto fiume di Romagna: sui suoi argini il reparto stette interrato per venticinque giorni senza cambio, sostenne venticinque battaglie notturne contro "gli indiani dell'India", battaglie cui tenne testa, anche se "ognuna pareva sempre l'ultima, prima dell'assalto finale del nemico o della disfatta nostra".
    Con quella grafomania tipica degli anni verdi, il marò Bozza, catapultato dalla spensierata atmosfera di Valdobbiadene alla brutale realtà del fronte, affida alla carta, quando può, sensazioni, emozioni, paure e nostalgie oppure, impossibilitato a scrivere, inserisce nell'archivio della memoria ogni dettaglio di quell'esperienza irripetibile.
    Dettagli ed episodi che ora appaiono sulla carta stampata. Commoventi, come quel "Cristo delle rosette", una strana e suggestiva immagine apparsa fra il verde della campagna e le migliaia di "rosette" (buche dei colpi di mortaio). Un Cristo che svanì dopo aver resistito (anche lui come i marò) a tante granate ma non a un violento scroscio di pioggia che uniformò i colori, lasciando il nostro "NP" senza la protezione divina, cosicché una scheggia "impossibile e incredibile" lo colpì ferendolo a un piede.
    Assai forte è, invece, il racconto della "prima pattuglia Tormena", e ricca di suspence la rievocazione di quella notte da incubo, in attesa dei "pugnalatori" della pattuglia inglese.
    Storiche sono pure le tante fotografie dell'epoca riportate nel testo e "raccontate" dall'autore.
    Il libro, che si legge come un romanzo, è stampato dalla Greco & Greco di Milano via Sebenico 6 - 200124 e si può ricevere allegando L. 18.000 o a mezzo bollettino postale.
NUOVO FRONTE N. 107 (1991) Rubrica "Leggiamo assieme" a cura di M. Bruno. 
 
 
Gianfranco Stella 1945 RAVENNATI CONTRO La Strage di Codevigo
Pag. 159 - L. 20.000
Stella, Gianfranco
ISBD: 1945 ravennati contro : la strage di Codevigo / - 2. ed. ampliata e corretta - [S.l. : s.n.], stampa 1991 (Rimini : Nanni) - 173 p. : ill. ; 22 cm.
Livello bibliografico: Monografia
Tipo documento: Testo a stampa
Nomi: Stella , Gianfranco
Altri titoli collegati: [Variante del titolo] Millenovecentoquarantacinque
Paese di Pubblicazione: IT
Lingua di Pubblicazione: ita
Localizzazioni: RA0122
Codice identificativo: IT\ICCU\RAV\0732785
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Stella, Gianfranco
ISBD: 1945, Ravennati contro : la strage di Codevigo - [S. l. : s. n.] (Rimini : Off. graf. Nanni, 1991) - 159 p. : ill. ; 21 cm
Livello bibliografico: Monografia
Tipo documento: Testo a stampa
Nomi: Stella , Gianfranco
Altri titoli collegati: [Variante del titolo] Millenovecentoquarantacinque, Ravennati contro
[Variante del titolo] Ravennati contro
Soggetti: Resistenza - Codevigo - 1945
Paese di Pubblicazione: IT
Lingua di Pubblicazione: ita
Localizzazioni: MI0339 - Biblioteca delle Civiche raccolte storiche. Museo del Risorgimento - Milano - MI
PD0316 - Biblioteca generale della Facolta' di scienze politiche Ettore Anchieri dell'Universita' degli studi di Padova - Padova - PD
PD0328 - Biblioteca del Dipartimento di storia dell'Universita' degli studi di Padova - Padova - PD
RA0001 - Biblioteca comunale Pino Orioli - Alfonsine - RA
RA0016 - Biblioteca comunale Manfrediana - Faenza - RA
RA0030 - Biblioteca di storia contemporanea - Ravenna - RA
RA0036 - Biblioteca comunale Classense - Ravenna - RA
RA0039 - Biblioteca Popolare Olindo Guerrini - Societa' Operaia Mutuo Soccorso - Ravenna - RA
RN0013 - Biblioteca civica Gambalunga - Rimini - RN
TV0015 - Biblioteca comunale - Castelfranco Veneto - TV
Codice identificativo: IT\ICCU\RAV\0134706
    Quarantacinque anni di complici silenzi e poi improvvisamente la televisione di Stato, i quotidiani ed i settimanali scoprono gli eccidi delle bande partigiane comuniste, le fosse comuni e il terrore che ancora oggi cuce le bocche di chi sa.
    Improvvisamente viene rimessa la sordina perché tutta la Resistenza rischia di essere travolta in quella stagione di sangue ed atrocità.
    L'Autore del testo rompe gli schemi di regime e ci offre un'opera documentata ed inattaccabile sulle responsabilità dirette ed indirette delle stragi. Il racconto dei superstiti e la reazione del Comando inglese non ammettono scampo: la 281 Brigata partigiana comunista comandata da Arrigo Boldrini (detto Bulow) ex capo manipolo della MVSN, è responsabile di una azione atroce, inutile, indegna di un reparto combattente inquadrato in una formazione regolare.
    Di tutto ciò Gianfranco Stella ci fornisce le prove, i nomi degli assassini, i nomi degli assassinati, smaschera i falsi riportati nei vari diarii così come si evince dalle testimonianze.
    Un dubbio permane: fu opeli ra di belve sanguinarie o azione pianificata sullo stile staliniano? Chi può interpelli Togliatti e le gerarchie comuniste.
    Il testo è molto interessante ed è un'altra pietra per il ristabilimento della verità e per restituire pubblicamente l'Onore ai nostri Caduti.
NUOVO FRONTE N. 107 (1991) Rubrica "Leggiamo assieme" a cura di M. Bruno.
Mario Fusco e G.M. Franco Fracassini I FRATELLI GUSTAVO FRANCO-MASSIMO FRACASSINI MARINAI D'ITALIA, UOMINI DELLA X FLOTTIGLIA MAS-RSI
per l'inserto «MARE» 
     I fratelli Fracassini sono l'espressione di quell'Amore e di quella dedizione all'Italia che fu patrimonio di molti italiani nei momenti più tragici della nostra Patria. Si può bene affermare che la X Mas fu un polo di attrazione per tutti coloro che ambivano a tornare in prima linea per il riscatto dell'Onore della nostra Bandiera trascinata nel fango dall'armistizio.
    La Decima non prometteva allori e prebende ma reclamava forte e chiaro il diritto al combattimento e, con i paracadutisti del Folgore, si trovò subito impegnata sulla testa di ponte di Anzio per la difesa di Roma.
    E' qui che i fratelli Fracassini si pongono in luce. Gustavo, sui barchi d'assalto, Franco e Massimo nella «buca Fracassini», avamposto esposto al tiro nemico. Gustavo viene ucciso l'ultimo giorno di guerra dal piombo fratricida; Franco e Massimo ci lasciano rispettivamente nel 1989 e nel 1980, dopo una vita operosa in linea con i nobili sentimenti che sempre li distinsero.
    Il testo è un atto di amore e di cameratismo, una manifestazione di quei legami, caratteristica dei Combattenti che divisero sangue e sudore, che neanche la Morte scioglie.
    La lettura ci offre l'occasione di conoscere più nell'intimo i sentimenti di chi tutto diede senza nulla chiedere, italiani vilipesi ancora oggi per il bel peccato originale che, come un segno distintivo, li divide da ignavi e traditori.
    Estratti di bibliografia libraria, riflessioni e pensieri, riportati nel testo, offrono l'opportunità di conoscere un mondo di Valori puri che furono e sono caratteristica di vita di una particolare bella generazione di Italiani.
NUOVO FRONTE N. 109 (1991) Rubrica "Leggiamo assieme" a cura di M. Bruno. 
 
 
  
 
Mughini Giampiero A VIA DELLA MERCEDE C'ERA UN RAZZISTA 
Rizzoli 1991 
 
 
  
  

F. Enrico Accorta LOTTA SU 3 FRONTI
Oltre che direttamente all'Editore il libro può essere richiesto al «Centro Diffusione Libraria» via A. Diaz 10 - 20010 Bareggio (MI) Tel. 02/90360682
Accolla, F. Enrico 
ISBD: Lotta su tre fronti : introduzione alla storia - Milano : Greco & Greco, 1991 - 229 p. ; 21 cm. 
Collezione: Societa e storia contemporanea 
Livello bibliografico: Monografia 
Tipo di documento: Testo a stampa 
Nomi: Accolla, F. Enrico 
Altri titoli collegati: [Variante del titolo] Lotta su 3 fronti. 
Soggetti: REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA <1943-1945> -  STORIA 
Paese di pubblicazione: IT 
Lingua di pubblicazione: ita 
Localizzazioni: CN0065 - Biblioteca civica - Mondovi' - CN 
 MI0185 - Biblioteca nazionale Braidense - Milano - MI 
 RA0030 - Biblioteca di storia contemporanea - Ravenna - RA 
 RM0255 - Biblioteca di storia moderna e contemporanea - Roma - RM 
Codice identificativo: IT\ICCU\RAV\0157397 
    «Lotta su tre fronti» è un'opera storica di particolare significato. Come spiega il sottotitolo, vuol essere una «introduzione alla storia della Repubblica Sociale Italiana». Il testo, più che alla generazione che ha vissuto e sofferto i seicento giorni dell'Onore, è rivolto a giovani e giovanissimi, che della RSI - grazie ai «buchi» storiografici della cultura scolastica - nulla sanno (o quasi). Non suoni irriverenza nei confronti dell'Autore se avviciniamo questo agile volumetto ai cari, vecchi «bignami» sui quali (confessiamolo) abbiamo tante volte cercato risposte chiare e precise ai nostri vuoti culturali. Ovviamente, l'approfondimento viene di conseguenza, in proporzione all'interesse suscitato dal contenuto del libro.
    Con notevole senso della storia, Accolla rivolge le sue attenzioni allo sviluppo dell'iter che avrebbe dovuto portare, nel '45, alla socializzazione come innovativa formula politica, a mezza strada tra il capitalismo e il marxismo (autorevoli economisti vedono oggi, in una simile formula, l'unica via di salvezza per le popolazioni dell'ex-impero sovietico ... ).
    Purtroppo la tentata evoluzione politica si arenò in quel contesto militare dovuto a una guerra sui tre fronti: contro gli anglo-americani da una parte, contro i Tedeschi - pur alleati - dall'altra; il terzo fronte, «quello orribile, quello della guerra civile, fu imposto». Per questi motivi quella moderna, diremmo avveniristica riforma non riusci ad affermarsi. Per portare avanti il programma, il governo della RSI era comunque riuscito a organizzare l'apparato burocratico del nuovo stato e a mettere in piedi, nonostante le avversità di ogni genere, un esercito. Il secolare italico «partigianesimo» a favore degli stranieri ormai vincitori, con le note provocate azioni di rappresaglia, costituì ovviamente un freno ai piani elaborati dal sistema politico.
    In particolare, l'Autore si sofferma sugli stati d'animo dei contendenti in campo e lo fa con stile tipico degli inviati speciali (a suo tempo è stato corrispondente di guerra). Contendenti che si affrontano senza lesinare colpi. Ma quelli più efferati si registrano fra le fazioni varie dei partigiani in cui quelli comunisti primeggiano in ferocia (comprese le «vendette trasversali», riprese poi dalla mafia).
    Un libro, in definitiva, che si legge volentieri per la sua scorrevolezza e che ha il pregio di riportare integri i sentimenti e gli ideali di tanti italiani nel periodo più drammatico della nostra Patria. Un suggerimento per un regalo ai giovani che non sanno. E un «promemoria» un poco nostalgico per gli anziani che furono testimoni.
NUOVO FRONTE N. 111 (1992). Sergio Bozza. Rubrica "Leggiamo assieme" a cura di M. Bruno.

Tullio Maffei IMPETO
pag 400. L. 65.000. Il libro può essere richiesto a: Dott. Tullio Maffei Via Roma 57 26041 Casalmaggiore CR Tel. 0375-42261 (ore 13-16). Volume oltre 400 pag. - 21x29,7 - con oltre 200 fotografie e molti documenti riprodotti. Il costo è di L. 65.000 (gravato delle spese di spedizione)
Autore:
ISBD: La storia di 'Impeto' : corso Allievi Ufficiali - [S.l. : s.n.], 1991 - 423 p. : ill. ; 30 cm.
Livello bibliografico: Monografia
Tipo documento: Testo a stampa
Nomi: Maffei , Tullio
Paese di Pubblicazione: IT
Lingua di Pubblicazione: ita
Localizzazioni: MO0155 - Biblioteca dell'Istituto Storico della Resistenza di Modena e Provincia - Modena - MO
Codice identificativo: IT\ICCU\MOD\0282579
Caro Direttore,
    non so, non sono del mestiere, se sia mai capitato a qualcuno di fare un libro e poi recensirlo.
    Comunque sia, questo è il mio caso.
    Sono un ex Allievo Ufficiale della Scuola di Modena della Guardia Nazionale Repubblicana nella R.S.I., che in un certo momento della sua avanzata esistenza ha trovato il tempo di assolvere quello che riteneva un dovere ideale: raccontare la Storia del suo Corso e di tantissimi camerati.
    A scanso di equivoci sarà bene precisare che l'idea nacque, sia pure in ritardo, sollecitata anche dal "nostro" ex allievo Mirko Tremaglia (che volle poi offrirne la presentazione) durante una riunione di ex allievi da me indetta in Modena il 10 settembre 1989, quando l'agonia mortale del Partito comunista sovietico non era ancora cominciata; e quindi non si tratta dei soliti "esibizionismo a guerra finita".
    I contatti frequenti con molti miei camerati d'allora m'han permesso di mettere assieme una raccolta fotografica imponente. L'aiuto concessomi da Emilio Cavaterra col suo bellissimo libro "4000 studenti alla guerra" e da Ugo Giannuzzi Savelli col suo Archivio storico della Federazione Scuole AA.UU. della G.N.R. è stato determinante per presentare una documentazione d'epoca eccezionale.
    Ma "Impeto" (tale il motto dei mio Corso - titolo del libro) non è solo un diario meticoloso, in molti casi giornaliero, degli avvenimenti più significativi che hanno "insaporito" quella nostra giovinezza intrisa di ideali patriottici ma è anche, soprattutto, la testimonianza dello stato d'animo che tutti ci permeava e delle motivazioni che ci spingevano ad offrire tutto quello che potevamo dare all'Onore dell'Italia.
    E' la descrizione di tanti episodi che ci hanno visti protagonisti: nel primissimo addestramento da reclute; durante il "lungo" corso della Scuola AA.UU.; come Ufficiali di prima nomina con le truppe combattenti sul fronte interno, in Garfagnana, sulle Alpi Occidentali, ai confini veneto orientali.
    Ed a guerra finita - allorché tutti i popoli gioivano per la fine dei lutti e in Italia invece scoppiava "la radiosa primavera dei massacri" - quando fummo testimoni e vittime di un martirologio di cui solo in questi giorni l'opinione pubblica viene a conoscenza nella sua interezza: nella strage di Lecco, nella strage del Cansiglio, nella strage di Graglia, nella strage di Schio, nell'eccidio di Lanzo ed in innumerevoli singoli episodi di ordinaria follia rossa.
    Di coloro che riuscirono a sottrarsi alle esecuzioni sommarie o ai linciaggi ancora la testimonianza, pure fotografica e documentaristica, della reclusione nel campo di concentramento Po.W. n. 337 di Coltano.
    Tutto ciò ho scritto e descritto per lasciare soprattutto un'ulteriore dettagliata cronaca storica del sacrificio di tutti quei giovani che caddero lungo il Calvario della nostra Passione.
    Parlare oggi in pubblico di ragazzi che erano pronti a sacrificarsi e che si sono sacrificati per tener alto l'Onore d'Italia solleva per lo più un moto di ironico compatimento, ma sono sicuro che ci sono "ancora" dei giovani in cui la fiamma dei valori etici e dei principi morali non s'è spenta ed a loro è soprattutto rivolto questo mio travaglio ideale.
NUOVO FRONTE N. 111 (1992). Tullio Maffei. Rubrica "Leggiamo assieme" a cura di M. Bruno.

PER RICORDARE
Ed. Fed. Ass.ni Scuole Allievi Ufficiali G.N.R.
 
 
    Venti pagine di gloria. Venti pagine dedicate ai "4000 studenti" che per l'Onore d'Italia si impegnarono in una lotta senza speranza.
    L'opuscolo, realizzato in occasione del Raduno Nazionale degli ex Allievi Ufficiali tenuto a Firenze, riporta documenti tratti dall'archivio della Federazione Scuole con la consulenza degli ex allievi, nostri carissimi amici, Ennio Cavaterra e Ugo Giannuzzi.
    Commoventi le lettere dei Caduti prossimi ad essere sacrificati. Interessanti le motivazioni che accompagnano le decorazioni. Tali lettere, tali motivazioni ed i riconoscimenti al valor militare non possono lasciarci privi di commozione. Sono la testimonianza di una serenità e di un amore per la patria che non trova riscontro e la cui lettura dovrebbe far vergognare quelle generazioni di denigratori, incapaci di leggere un'anima pulita.
NUOVO FRONTE N. 111 (1992). Tullio Maffei. Rubrica "Leggiamo assieme" a cura di M. Bruno.

Mario Viganò MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E LE RELAZION INTERNAZIONALI DELLA REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA 1943-1945
pag. 680 - L. 60.000, Ed. Universitarie Jaca, Via V. Gioberti , 20123 Milano
Vigano, Marino 
ISBD: Il Ministero degli affari esteri e le relazioni - Milano : Jaca book, 1991 - XXXIX, 677 p. ; 23 cm. - Edizioni universitarie Jaca 
Collezione: Edizioni universitarie Jaca 
Livello bibliografico: Monografia 
Tipo di documento: Testo a stampa 
Numeri: ISBN - 88-16-95081-1 
 Bibliografia Nazionale - 98-286s 
Nomi: Vigano, Marino 
Soggetti: Repubblica sociale italiana <1943-1945> - 
 Relazioni internazionali 
Classificazione: 327.45 - Politica estera dell'Italia 
Paese di pubblicazione: IT 
Lingua di pubblicazione: ita 
Localizzazioni: AL0135 - Biblioteca dell'Istituto per la storia della Resistenza e della societa' contemporanea in provincia di Alessandria - Alessandria - AL 
 BG0367 - Gruppo biblioteche speciali di Bergamo - Bergamo - BG 
 BL0081 - Biblioteca dell'Istituto storico bellunese della Resistenza e dell'eta' contemporanea - Belluno - BL 
 BO0304 - Biblioteca comunale dell'Archiginnasio - Bologna - BO 
 BO0305 - Biblioteca comunale di Storia della Resistenza - Bologna - BO 
 BO0461 - Biblioteca del Dipartimento di Politica, Istituzioni, Storia. Universita' degli Studi di Bologna - Bologna - BO 
 CN0040 - Biblioteca dell'Istituto storico della Resistenza in Cuneo e provincia - Cuneo - CN 
 FI0098 - Biblioteca nazionale centrale - Firenze - FI 
 FI0208 - Biblioteca di giurisprudenza dell'Universita' degli studi di Firenze - Firenze - FI 
 MI0162 - Biblioteca comunale - Palazzo Sormani - Milano - MI 
 MI0305 - Biblioteca Ferruccio Parri - Milano - MI 
 MI0339 - Biblioteca delle Civiche raccolte storiche. Museo del Risorgimento - Milano - MI 
 MI0555 - Biblioteca del Centro di documentazione ebraica contemporanea - Milano - MI 
 MI1260 
 MI1262 
 NO0054 - Biblioteca comunale Carlo Negroni - Novara - NO 
 NO0061 - Biblioteca dell'Istituto storico della Resistenza in provincia di Novara Piero Fornara - Novara - NO 
 PD0316 - Biblioteca generale della Facolta' di scienze politiche Ettore Anchieri dell'Universita' degli studi di Padova - Padova - PD 
 PD0328 - Biblioteca del Dipartimento di storia dell'Universita' degli studi di Padova - Padova - PD 
 PV0315 - Biblioteca interdipartimentale unificata Plinio Fraccaro dell'Università degli studi di Pavia - Pavia - PV 
 RA0016 - Biblioteca comunale Manfrediana - Faenza - RA 
 RA0030 - Biblioteca di storia contemporanea - Ravenna - RA 
 RM0098 - Biblioteca della Fondazione Istituto Gramsci - Roma - RM 
 RM0255 - Biblioteca di storia moderna e contemporanea - Roma - RM 
 RM0542 - Biblioteca del Ministero degli affari esteri - Roma - RM 
 TO0250 - Biblioteca del Centro studi Piero Gobetti - Torino - TO 
 TO0473 - Biblioteca dell'Istituto storico della Resistenza in Piemonte - Torino - TO 
 TS0162 - Biblioteca del Dipartimento socio-politico dell'Universita' degli studi di Trieste - Trieste - TS 
 VE0047 - Biblioteca Querini Stampalia - Venezia - VE 
 VI0172 - Sistema bibliotecario urbano di Vicenza - Vicenza - VI 
     E' evidente che i tentativi del regime di demonizzare o di far dimenticare la R.S.I. sono ormai miseramente falliti.
    Il periodo della Repubblica Sociale è oggetto di studio e di critica ad opera di studiosi, come Viganò, nati dopo la guerra, privi di condizionamenti ideologici ed in grado di offrirci opere serie e documentate.
    Il mai troppo deprecato armistizio dell'8 settembre 1943 abbandonava l'Italia agli invasori anglo-americani ed alla vendetta dell'esercito tedesco che si sentiva tradito dall'alleato con il quale aveva combattuto su tutti i fronti.
    La reazione dei popolo italiano, abbandonato a se stesso e all'interpretazione soggettiva degli avvenimenti, fu quella di rinchiudersi in se stesso, convinto di aver posto termine alle sofferenze della guerra.
    Bastarono pochi giorni per capire che le sofferenze divenivano più atroci - tra bombardamenti e razzie - e che in definitiva era necessario ricominciare per salvare il salvabile.
    La liberazione di Mussolini fu, per molti, un segnale di riscossa e prese, così, avvio lai costituzione della Repubblica Sociale Italiana.
    Balzarono evidenti due necessità per dare forza e potere alla nuova Repubblica: la riorganizzazione delle Forze Armate e la ripresa degli affari internazionali con le potenze alleate dell'Asse e quelle neutrali.
    La collaborazione germanica, improntata sui rapporti di personale amicizia fra Mussolini ed Hitler, sulla carta fu ampia ed assoluta per quanto lo poteva permettere la situazione militare. Quando dagli atti e dagli accordi si doveva scendere di profilo, cominciavano i sabotaggi, i rinvii e la malafede.
    La riorganizzazione dei Ministero degli Affari Esteri fu opera immane, condotta con ostinazione per volontà di Mussolini, del Segretario Generale Mazzolini e dell'Ambasciatore Anfuso.
    Si trattò di ricostituire l'intera rete diplomatica combattendo contro ostacoli materiali di ogni genere e persino contro i governi dell'Asse interessati più ad uno stato di limitata sovranità della R.S.I. che al ripristino della sua autorità e prestigio. Più che buoni, invece, furono i risultati con i governi neutrali.
    All'attivo del Ministero degli Affari Esteri sono segnati molti punti. La riapertura di ambasciate, consolati ed uffici, consentì il recupero dei rapporti commerciali, la protezione degli interessi italiani, la liberazione di centinaia di migliaia di internati militari, la riapertura di scuole italiane all'estero, la concessione di aiuti e provvidenze agli italiani all'estero senza distinzione di appartenenza ideologica.
    Fu un'azione capillare, continua, combattiva, che teneva testa all'arroganza germanica, giungendo persino al fatto compiuto nonostante i limiti ed i divieti mascherati da esigenze operative di guerra.
    Il testo sviluppa ampiamente, con l'appoggio di documenti, verbali e riferimenti, interamente riportati, tutta l'opera immane di un pugno di uomini che salvò all'Italia beni e ricchezze pur sapendo che avrebbero ricevuto in cambio solo persecuzione, prigionia e morte.
    Il testo di Viganò è importante per le testimonianze riportate che aprono un largo squarcio sul velo di ottusità antifasciste incapace di pensare che la storia di un popolo va letta per intiero senza saltare nessuna pagina.
    La lettura è piacevole ed interessante.
NUOVO FRONTE N. 129 (1993) Rubrica "Leggiamo assieme" a cura di M. Bruno.

Ciro Manganaro PRIMA CHE IL SANGUE SCORRESSE
pagg. 40. L'opuscolo viene spedito gratuitamente a quanti ne faranno richiesta previo rimborso delle spese di spedizione e postali da versare sul conto corrente postale 14.812.341 in testato a.- Ciro Manganaro via del Lloyd 4, 34143 Trieste.
Manganaro, Ciro
ISBD: "...Prima che il sangue scorresse" : sintesi - [S.l.] : Nord-Est, [1991] (Muggia : Arti grafiche Noghere) - 39 p. ; 21 cm.(( - Suppl. del mensile Nord-Est, 4
Livello bibliografico: Monografia
Tipo documento: Testo a stampa
Nomi: Manganaro, Ciro
Paese di Pubblicazione: IT
Lingua di Pubblicazione: ita
Localizzazioni: TS0013 - Biblioteca civica Attilio Hortis - Trieste - TS
Codice identificativo: IT\ICCU\TSA\0467658
    Sulla partecipazione dell'Italia al conflitto concluso nel 1945 sono corsi fiumi d'inchiostro ma nessuno ha saputo esporre in modo così semplice e chiaro gli antefatti che videro Mussolini protagonista nel disperato tentativo di salvare la Pace.
    Storico generoso ed infaticabile, Ciro Manganaro, invalido di guerra, nato a Vico Equense (Na.) vive e lavora a Trieste ove ha abbracciato la Causa Giuliana profondendo ogni energia nella strenua difesa delle terre non più nostre.
    Con dovizia di riferimenti, con una attenta e perspicace analisi dei fatti e con facilità d'espressione e di lettura, Manganaro prima di inoltrarsi nei rapporti diplomatici che precedettero l'entrata in guerra, introduce il lettore al rapporto tra Mussolini e la Storia e all'analisi dell'Uomo Mussolini sempre coerente nell'azione e nel pensiero anche quando sembrò lontano dalle posizioni giovanili.
    Mussolini è un uomo di pace, ha bisogno della pace per edificare l'Impero e per realizzare una società all'avanguardia del progresso. Ma il grande capitalismo non ammette che nel mondo avvengano mutamenti e non concede che il tempo favorisca le nazioni emergenti. L'Inghilterra teme per il suo Impero e, come dimostrato da Manganaro, precipita il Mondo in guerra, in una guerra che ha travolto lo stesso Impero Inglese.
    Ciro Manganaro è un valido collaboratore del Nostro giornale.
NUOVO FRONTE N. 104 (1990) Rubrica "Leggiamo assieme" a cura di M. Bruno.

Francesco Perfetti LA CAMERA DEI FASCI E DELLE CORPORAZIONI
Pag. 480 - Lit. 48.000, Bonacci Editore, Via Paolo Mercuri 23, 00193 Roma, Collana diretta da Renzo De Felice
Autore: Perfetti, Francesco
ISBD: La camera dei fasci e delle corporazioni / - Roma : Bonacci, [1991] - 471 p. ; 21 cm. - I fatti della storia. Documenti
Collezione: I fatti della storia. Documenti
Livello bibliografico: Monografia
Tipo documento: Testo a stampa
Numeri: ISBN - 88-7573-238-8
Nomi: Perfetti , Francesco
Soggetti: ITALIA - CAMERA DEI FASCI E DELLE CORPORAZIONI
Classificazione: 945.091 - STORIA. ITALIA. REGNO DI VITTORIOEMANUELE III, 1900-1946
Paese di Pubblicazione: IT
Lingua di Pubblicazione: ita
Localizzazioni: BO0036 - Biblioteca dell'Istituto giuridico Antonio Cicu della Facolta' di giurisprudenza dell'Universita' degli studi di Bologna - Bologna - BO
BO0305 - Biblioteca comunale di Storia della Resistenza - Bologna - BO
BO0442 - Biblioteca del Dipartimento di Discipline Storiche. Universita' degli Studi di Bologna - Bologna - BO
BO0461 - Biblioteca del Dipartimento di Politica, Istituzioni, Storia. Universita' degli Studi di Bologna - Bologna - BO
BO0510 - Biblioteca Walter Bigiavi dell'Università degli studi di Bologna - Bologna - BO
CN0002 - Biblioteca civica Giovanni Ferrero - Alba - CN
CN0040 - Biblioteca dell'Istituto storico della Resistenza in Cuneo e provincia - Cuneo - CN
CT0062 - Biblioteca regionale universitaria - Catania - CT
FI0208 - Biblioteca di giurisprudenza dell'Universita' degli studi di Firenze - Firenze - FI
FI0210 - Biblioteca di economia dell'Universita' degli studi di Firenze - Firenze - FI
FI0211 - Biblioteca di lettere e filosofia dell'Universita' degli studi di Firenze - Firenze - FI
MC0221 - Biblioteca del Dipartimento di scienze storiche, documentarie, artistiche e del territorio dell'Universita' degli studi di Macerata - Macerata - MC
MI0162 - Biblioteca comunale - Palazzo Sormani - Milano - MI
MI0185 - Biblioteca nazionale Braidense - Milano - MI
MI0270 - Biblioteca-Archivio della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli - Milano - MI
MI0305 - Biblioteca Ferruccio Parri - Milano - MI
MI0339 - Biblioteca delle Civiche raccolte storiche. Museo del Risorgimento - Milano - MI
MI1240 - Biblioteca dell'Istituto di studi del lavoro della Facoltà di scienze politiche dell'Università degli studi di Milano - Milano - MI
MI1260
MI1262
MO0155 - Biblioteca dell'Istituto Storico della Resistenza di Modena e Provincia - Modena - MO
PD0172 - Biblioteca S. Antonio Dottore - Padova - PD
PD0316 - Biblioteca generale della Facolta' di scienze politiche Ettore Anchieri dell'Universita' degli studi di Padova - Padova - PD
PD0328 - Biblioteca del Dipartimento di storia dell'Universita' degli studi di Padova - Padova - PD
PD0368 - Biblioteca del Dipartimento di diritto comparato dell'Universita' degli studi di Padova - Padova - PD
PV0144 - Biblioteca della Facolta' di scienze politiche dell'Universita' degli studi di Pavia - Pavia - PV
PV0291 - Biblioteca universitaria - Pavia - PV
PV0315 - Biblioteca interdipartimentale unificata Plinio Fraccaro dell'Università degli studi di Pavia - Pavia - PV
RA0030 - Biblioteca di storia contemporanea - Ravenna - RA
RA0069 - Biblioteca dell'Istituto storico della Resistenza - Alfonsine - RA
RM0098 - Biblioteca della Fondazione Istituto Gramsci - Roma - RM
RM0110 - Biblioteca dell'Istituto Luigi Sturzo - Roma - RM
RM0210 - Biblioteca della Fondazione Lelio e Lisli Basso - Roma - RM
RM0255 - Biblioteca di storia moderna e contemporanea - Roma - RM
RM0267 - Biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele II - Roma - RM
RM0997 - Biblioteca del Dipartimento di storia moderna e contemporanea dell'Universita' degli studi di Roma La Sapienza - Roma - RM
RM1189 - Biblioteca della Fondazione Ugo Spirito - Roma - RM
TO0265 - Biblioteca nazionale universitaria - Torino - TO
TO0473 - Biblioteca dell'Istituto storico della Resistenza in Piemonte - Torino - TO
TO0636 - Biblioteca interdipartimentale Gioele Solari dell'Universita' degli studi diTorino - Torino - TO
TO0876 - Biblioteca del Dipartimento di scienze economiche G. Prato dell'Universita' degli studi di Torino - Torino - TO
VE0047 - Biblioteca Querini Stampalia - Venezia - VE
VI0096 - Biblioteca civica Bertoliana - Vicenza - VI
Codice identificativo: IT\ICCU\BVE\0030297
    La Camera dei Fasci e delle Corporazioni fu creata nel 1939 dopo un lungo periodo di studi, proposte e confronti fra le varie tendenze riformatrici del fascismo. La vecchia Camera dei Deputati aveva mostrato i suoi limiti e non rappresentava i veri interessi nazionali, specie di fronte ad eventi eccezionali.
    Le riforme istituzionali, che ancora oggi turbano i sonni dei politici, indispensabili per una corretta gestione della cosa pubblica, furono il punto di arrivo del fascismo e furono operate attentamente, correggendo le distorsioni del sistema parlamentare liberale.
    La Camera dei Fasci e delle Corporazioni, anziché da deputati, era composta da consiglieri nazionali eletti in ragione della carica ricoperta nel mondo politico e produttivo.
    Lavorava principalmente attraverso le commissioni legislative (imitate poi nell'attuale sistema parlamentare) per snellire l'iter legislativo limitando la decretazione d'urgenza.
    Con questo volume il Perfetti ci presenta uno studio organico illustrando la struttura ed il funzionamento della Camera dei Fasci e delle Corporazioni, ripercorrendo con atti e documenti tutto l'iter del dibattito che fin dai primi anni venti si venne sviluppando nell'ambito del fascismo. In appendice una raccolta di documenti inediti, tra i quali i verbali dei lavori della Commissione Solmi creata nel 1936 per studiare la riforma costituzionale.
    L'opera del Perfetti è quanto mai attuale, non solo perché ci fa conoscere la preoccupazione costituzionale del fascismo, ma anche perché oggi si ripropongono le critiche al regime dei partiti e alla rappresentanza parlamentare, così com'è operante, al punto da rendere necessaria una nuova Costituzione ed una grande riforma delle Istituzioni.
NUOVO FRONTE N. 119 (1992) Rubrica "Leggiamo assieme" a cura di M. Bruno.

I GUASTATORI DEL GENIO
pag. 44. Il volume può essere richiesto a: Giorgio Roberti Vicolo del Castagneto, 14 34127 Trieste - Tel. 040/568219.
Autore:
ISBD: I guastatori del Genio : 28 settembre 1991 - [Rist. riveduta e corretta] - [S.l. : s.n.], stampa 1991 (Mariano del Friuli : Litografia Graphy) - 43 p. : ill. ; 30 cm.(( - In testa al front.: Gruppo nazionale guastatori del Genio, ANGET, Pubbl. in occasione del 26. Raduno nazionale dei guastatori del Genio.
Livello bibliografico: Monografia
Tipo documento: Testo a stampa
Nomi: Associazione nazionale genieri e trasmettitorid'Italia
Soggetti: Esercito italiano - Guastatori
Classificazione: 358.230945 - GENIO GUASTATORI. ITALIA
Paese di Pubblicazione: IT
Lingua di Pubblicazione: ita
Localizzazioni: BG0367 - Gruppo biblioteche speciali di Bergamo - Bergamo - BG
TS0013 - Biblioteca civica Attilio Hortis - Trieste - TS
Codice identificativo: IT\ICCU\LO1\0484559
    Sappiamo tutto, o quasi, sui Marines, i Berretti verdi, la Legione Straniera, ecc., ma una profonda ignoranza alberga in questa generazione di pseudo pacifisti che infesta l'Italia per quanto attiene i nostri migliori Reparti Combattenti.
    Per fortuna nostra, e per i posteri, esiste ancora chi documenta e ricorda tanti tesori di valore e di sacrifici e lotta affinché non vadano dispersi.
    In occasione del 250 Raduno Nazionale dei Guastatori del Genio a Udine, sorse l'idea di ricordare ai giovani la storia delle specialità, e così il 3° Verbano distribuì ai partecipanti il volumetto che, riveduto e corretto, viene oggi da noi recensito.
    Pagine di valore, presenza su tutti i fronti di guerra, sacrifici inauditi: tutto è descritto e vissuto con una passione descrittiva coinvolgente.
    Ancora un esempio è stato dato dai Guastatori del Genio: soldati della R.S.I. e del Sud, si sono abbracciati e, nel pieno reciproco rispetto delle proprie scelte, convivono nella loro Associazione.
    E' un testo che dovrebbe figurare in ogni biblioteca per meglio consolidare la fede nella nostra Patria.
NUOVO FRONTE N. 111 (1992) Rubrica "Leggiamo assieme" a cura di M. Bruno.

Gianfranco Stella L'ECCIDIO DEI CONTI MANZONI DI LUGO DI ROMAGNA
Pag. 160 - L. 25.000, (Il volume può essere richiesto all'Autore: Via R. Serra, 24 Ravenna).
Autore: Stella, Gianfranco
ISBD: L' eccidio dei conti Manzoni di Lugo di Romagna - [ S. l. : s.n.], 1991 (Rimini : Grafiche Nanni) - 158 p. : ill. ; 21 cm
Livello bibliografico: Monografia
Tipo documento: Testo a stampa
Nomi: Stella , Gianfranco
Soggetti: Manzoni Ansidei <famiglia> - eccidio
Manzoni Ansidei <famiglia> - Eccidio - 1945
Partigiani - Lugo di Romagna - 1945
Classificazione: 945.47340915 - LUGO. STORIA, 1943-1946.)
Paese di Pubblicazione: IT
Lingua di Pubblicazione: ita
Localizzazioni: FC0011 - Biblioteca comunale Malatestiana - Cesena - FC
FC0018 - Biblioteca comunale Aurelio Saffi - Forli' - FC
MI0162 - Biblioteca comunale - Palazzo Sormani - Milano - MI
MI0339 - Biblioteca delle Civiche raccolte storiche. Museo del Risorgimento - Milano - MI
MI0555 - Biblioteca del Centro di documentazione ebraica contemporanea - Milano - MI
PD0316 - Biblioteca generale della Facolta' di scienze politiche Ettore Anchieri dell'Universita' degli studi di Padova - Padova - PD
RA0014 - Biblioteca comunale Luigi Varoli - Cotignola - RA
RA0016 - Biblioteca comunale Manfrediana - Faenza - RA
RA0025 - Biblioteca comunale Fabrizio Trisi - Lugo - RA
RA0026 - Biblioteca comunale Carlo Venturini - Massa Lombarda - RA
RA0030 - Biblioteca di storia contemporanea - Ravenna - RA
RA0036 - Biblioteca comunale Classense - Ravenna - RA
RA0069 - Biblioteca dell'Istituto storico della Resistenza - Alfonsine - RA
RA0122
RM0255 - Biblioteca di storia moderna e contemporanea - Roma - RM
TV0015 - Biblioteca comunale - Castelfranco Veneto - TV
Codice identificativo: IT\ICCU\RAV\0159870
NON C’ENTRA NULLA MA APPROFITTO DEL PASSAGGIO NEL DISCHETTO NAVETTA:
Presentazione in Formato ISBD
     Tempo fa, alla Televisione, l'ex sindacalista comunista Lama attribuì ai voti ottenuti dall'Emilia-Romagna la vittoria della Repubblica sulla Monarchia. L'On. Gianfranco Fini gli rispose, invece, che i "rubli" dell'ex Unione Sovietica e l'eliminazione degli avversari furono i veri protagonisti.
    Ancora una volta, dunque, ci occupiamo di eccidi perpetrati dalle bande partigiane comuniste nel dopoguerra. Fino a quando? Verrà il momento in cui il "chi sa parli" parlerà davvero e le terre del "triangolo" restituiranno i tanti sepolti?
    Il testo di Stella con documenti, testimonianze ed estratti di sentenze, inchioda i responsabili e pone in luce i "depistaggi" che la polizia partigiana pose in essere per deviare le indagini. Solo la sagacia di una nipote, scampata all'eccidio, e l'ostinazione dei Carabinieri permise, anche se incompleto, il corso della giustizia.
    I Conti Manzoni, ricchi possidenti di sentimenti fascisti, politicamente non implicati, benefattori e benvoluti, furono uccisi premeditatamente per adempiere sia alla volontà di saccheggio che a quella di "eliminare" gli avversari politici.
    Il Partito Comunista conosceva la verità e tentò di confondere le indagini facendo giungere dalla Cecoslovacchia le confessioni di sette ex partigiani comunisti pur di far assolvere gli inquisiti. Giudici onesti e coraggiosi emisero la loro sentenza di colpevolezza. Gli imputati, grazie alle togliattiane aministie, furono rimessi in libertà.
    Libro da consigliare a chi ancora crede nel sole dell'avvenire.
NUOVO FRONTE N. 111 (1992) Rubrica "Leggiamo assieme" a cura di M. Bruno.

Luigi Parentin INCONTRI CON L'ISTRIA LA SUA STORIA E LA SUA GENTE
Ed. Centro Culturale, Gian Rinaldo Carli, ag. 254, (Il volume può essere richiesto all'Unione degli Istriani - Via S. Pellico 2, Trieste)
Parentin, Luigi
ISBD: Incontri con l'Istria : la sua storia e la sua - Trieste : Edizioni Lint, 1992 - 143 p. : ill. ; 30 cm.(( - In front.: Centro Culturale Gian Rinaldo Carli.
Livello bibliografico: Monografia
Tipo documento: Testo a stampa
Nomi: Parentin , Luigi
Soggetti: ISTRIA - STORIA - SAGGI
Paese di Pubblicazione: IT
Lingua di Pubblicazione: ita
Localizzazioni: PV0291 - Biblioteca universitaria - Pavia - PV
TS0020 - Biblioteca del Seminario vescovile - Trieste - TS
TS0215 - Biblioteca del Dipartimento di storia medievale e moderna dell'Universita' degli studi di Trieste - Trieste - TS
Codice identificativo: IT\ICCU\MIL\0172707
     Monsignor Parentin, dopo tre anni dalla pubblicazione del primo volume, ci offre una miniera di notizie e di illustrazioni sull'Istria, i suoi paesi, i suoi abitanti, le opere d'arte; ci informa sulle tragedie che questa terra irredenta ha subìto e sofferto a causa dei partigiani comunisti slavi e italiani.
    La realtà istriana era molto complessa, ma è indiscutibile l'influenza che la cultura italiana ha esercitato anche nelle componenti etniche slovene e croate.
    Il Leone di San Marco, con la sua presenza su monumenti e piazze, ci testimonia l'influsso della Serenissima e della indiscutibile italianità di queste terre.
    L'esodo di quattrocentomila istriani e dalmati ha stravolto i rapporti etnici, ma la storia, ricordiamolo, ha sempre risvolti imprevedibili.
    Il testo presentato, per esposizione e contenuto, è di gradevole lettura, non impegna ma appassiona perché nulla è trascurato per farci conoscere, attraverso la descrizione dei luoghi e dei fatti, la storia e la vita dei tanti paesi che formano l'Istria.
    Il volume è interessante non solo per gli esuli che così ricordano le origini, ma anche per quegli italiani che desiderano approfondire la conoscenza di un lembo d'Italia regalato allo straniero con un trattato infame.
NUOVO FRONTE N. 110 (1991) Rubrica "Leggiamo assieme" a cura di M. Bruno. 

Domenico Leccisi CON MUSSOLINI PRIMA E DOPO PIAZZALE LORETO
Edizioni Settimo Sigillo,, pag. 432. Lit. 44.000.
Leccisi, Domenico
ISBD: Con Mussolini prima e dopo piazzale Loreto / - Roma : Settimo Sigillo, [1991] - 426 p. : ill. ; 21 cm. - Memorie
Collezione: Memorie
Livello bibliografico: Monografia
Tipo documento: Testo a stampa
Nomi: Leccisi , Domenico
Paese di Pubblicazione: IT
Lingua di Pubblicazione: ita
Localizzazioni: BO0305 - Biblioteca comunale di Storia della Resistenza - Bologna - BO
BO0442 - Biblioteca del Dipartimento di Discipline Storiche. Universita' degli Studi di Bologna - Bologna - BO
PV0144 - Biblioteca della Facolta' di scienze politiche dell'Universita' degli studi di Pavia - Pavia - PV
RM1189 - Biblioteca della Fondazione Ugo Spirito - Roma - RM
TO0473 - Biblioteca dell'Istituto storico della Resistenza in Piemonte - Torino - TO
Codice identificativo: IT\ICCU\UBO\0279834
    Libro che si fa leggere come un romanzo, che merita riflessione ed analisi per i contenuti ideali e per i momenti di storia che ci descrive. L'Autore vive in prima persona i fatti; con la semplicità della prosa e con la passione che l'ispira, ci trasporta in un momento della nostra vita nazionale fra i più tragici ed i più vivi, per passione e faziosità, destinato a dare frutti dolci e amari e che ancora oggi non fa placare l'animo ed il cuore di chi li ha vissuti. Giovane combattente, sindacalista prima per caso e poi per scelta, sempre dalla parte degli umili e dei deboli, Domenico Leccisi crede nella RSI e nei suoi postulati sociali, affronta con determinazione, senza mezzi, le inerzie e le furberie dei gerarchi non ancora inseriti nel nuovo clima e combatte a viso aperto per la realizzazione della socializzazione di Mussolini. Con l'Autore entriamo nel gioco ed al suo fianco traiamo emozioni. La lealtà assoluta verso Mussolini, le iniquità dei Comitati di Liberazione Nazionale, il vilipendio dei Caduti ed i superstiti della RSI, la metodica distorsione dei fatti e la visione della decadenza morale dell'Italia del primo dopoguerra inducono Domenico Leccisi a fondare il "Partito Fascista Democratico". L'organizzazione, clandestina, diviene un importante centro catalizzatore dei tanti giovani reduci dalle formazioni dell'esercito e delle Forze Armate Repubblicane non rassegnati alla perdita dei valori ideali espressi dalla Repubblica Sociale. Fra le varie azioni del PFD la più eclatante fu il "trafugamento" - ad opera di Leccisi e di altri due camerati - della salma di Benito Mussolini dalla fossa n. 384 (priva di segni distintivi) sita nel Cimitero di Musocco a Milano. L'eco dell'impresa fu mondiale.
    Le "sinistre" impazzivano per il "risorgente fascismo". La criminale "Volante Rossa" intensificava gli omicidi, ma migliaia e le migliaia di Italiani furono rincuorati e soddisfatti da tanta audacia.
    Le febbrili trattative per la "restituzione" della salma del Duce portarono ventitre mesi di carcere all'Autore, ma anche la revisione dei rapporti fra il governo e migliaia di italiani angariati e perseguitati per avere amato la Patria.
    L'opera di Leccisi a favore di una definitiva, umana e decorosa sepoltura di Mussolini, continua da deputato e costringe" il Governo Zoli, il 30 agosto del 1957, a restituire i poveri resti alla famiglia nel Cimitero. di S. Cassiano a Predappio.
    Storia, cronaca, emozioni ed ideali si intrecciano e ci avvincono per la genuina capacità narrativa di Leccisi che trasferisce nel testo tutto il suo vissuto, così da seguirlo passo passo nelle azioni e nelle riflessioni, partecipando alle sue ansie ed alle sue soddisfazioni. Il Testo si raccomanda agli studiosi ed a tutti coloro che vogliono meglio conoscere un periodo della storia d'Ialia che una propaganda interessata e menzognera vuole offuscare. E' la storia di un Italiano che, come tanti altri, non si rassegna alla perdita dei veri Valori che una sana Società dovrebbe possedere per meglio vivere.
    Il libro può essere richiesto a Ediz. "Settimo Sigillo", Via Pietro Cavallini, 27 00193 Roma.
NUOVO FRONTE N. 109 (1991) Rubrica "Leggiamo assieme" a cura di M. Bruno.

Armando Zaratti I NUOTATORI PARACADUTISTI NP
Ed. A uriga - Milano, pag. 320 - L. 35.000
Zarotti, Armando
ISBD: I nuotatori paracadutisti / Armando Zarotti - Milano : Auriga, [199.] - 315 p. : ill. ; 21 cm. - Nord Sud
Collezione: Nord Sud
Livello bibliografico: Monografia
Tipo documento: Testo a stampa
Nomi: Zarotti, Armando
Soggetti: Marina militare italiana - Decima flottiglia MAS
- Battaglione N.P. - 1943-1945
Paese di Pubblicazione: IT
Lingua di Pubblicazione: ita
Localizzazioni: MI0162 - Biblioteca comunale - Palazzo Sormani - Milano - MI
MI0339 - Biblioteca delle Civiche raccolte storiche. Museo del Risorgimento - Milano - MI
MI1260
PV0144 - Biblioteca della Facolta' di scienze politiche dell'Universita' degli studi di Pavia - Pavia - PV
Codice identificativo: IT\ICCU\MIL\0153201
     L'ultima guerra a cinquant'anni dal suo esordio non abbandona il campo: con più frequenza che mai riaffiora la tragedia della divisione in due dell'Italia. Una divisione poliedrica e con multiformi implicazioni. Non è bastato il sacrificio di molti spiriti nobili e di molto sangue innocente per esorcizzarla. C'è un equivoco di fondo che occorre dipanare. Questo libro intessuto di sofferenza e di dolore non si legge senza emozione. Documentato come pochi, ci dice molte cose che non sapevamo ma ce ne lascia intravedere molte altre sconosciute: ci corre dentro un non so che di ignoto e di affascinante per chi voglia approfondirlo. Forse vere e proprie rivelazioni per le nuove generazioni, che hanno il diritto di sapere, a cui l'autore dà risposta.
    Nel seguire le vicende narrate ci prende l'ansia: vecchi e nuovi soldati i quali si comportano da cittadini responsabili che difendono i deboli e chi soffre: a volte costretti dalla dura legge ad adoprare le maniere forti, ma solo quando ci sono tirati per i capelli, sempre piangendo e deprecando il proprio e l'altrui sacrificio. Meglio essere sul fronte a giocare la propria esistenza contro quella del nemico in buona fede come loro. Vecchi e nuovi soldati che senza speranza di ricompensa o di vittoria non abbandonano il campo e l'alleato. Sanno con certezza che la Storia non potrà dimenticarsi di italiani come loro. E la storia, diciamocelo senza temere la retorica, si costruisce così: sofferenza e dolore, lacrime e sangue. Verrebbe voglia di gridare "forza, bravi soldati, non importa come finirà, sarà sempre una grande giornata!" Eppure nessun libro, nessun giornale ha mai detto cose simili: si è esaltata una fazione prostituendosi al potere.
    Le idee sono confuse ma i giovani vogliono saperne di più, vogliono andare a fondo: la parte perdente riemerge e quando sarà possibile sceverare il grano dal loglio allora ci si accorgerà dell'immensa turlupinatura in cui è stata chiusa la Storia. Tutto fu costruito sotto la pressione di un mostruoso connubio tra comunismo e libertà, ma ora ... ? Su che cosa è fondata questa seconda repubblica? Non abbiamo vinto, abbiamo tradito l'alleato, non abbiamo aiutato il vincitore abietto (per la sua alleanza mostruosa) a vincere, non abbiamo nessuna epopea da difendere (se non quella di tanti umili soldatini sacrificati sull'altare dissacrato e sconfessato di una inutile guerra).
NUOVO FRONTE N. 105 (1991) Rubrica "Leggiamo assieme" a cura di M. Bruno.

 
 
>>>Titolo privo di Recensione 
ISBD: 1.1: La Repubblica sociale italiana. I servizi - Milano : Sirotti, stampa 1991 - 419 p. : ill. ; 30 cm 
Collezione: Societa e storia contemporanea 
Livello bibliografico: Monografia 
Tipo di documento: Testo a stampa 
Fa parte di: Storia postale d'Italia 
Altri titoli collegati: [Variante del titolo] La Repubblica sociale italiana 
[Variante del titolo] I servizi di posta civile nel territorio metropolitano 
Soggetti: POSTE - Repubblica sociale italiana . 
1943-1945 
Paese di pubblicazione: IT 
Lingua di pubblicazione: ita 
Localizzazioni: FC0011 - Biblioteca comunale Malatestiana - Cesena - FC 
RN0013 - Biblioteca civica Gambalunga - Rimini - RN 
Codice identificativo: IT\ICCU\RAV\0171155 
 
 
>>>Titolo privo di Recensione 
Vene, Gian Franco 
ISBD: Coprifuoco : vita quotidiana degli italiani - Milano : A. Mondadori, 1991 - 280 p., [16] c. di tav. : ill. ; 20 cm - Bestsellers saggi 
Collezione: Bestsellers saggi 
Livello bibliografico: Monografia 
Tipo di documento: Testo a stampa 
Numeri: ISBN - 88-04-34752-X 
Bibliografia Nazionale - 92-1693 
Nomi: Vene, Gian Franco 
Soggetti: ITALIA - 1943-1945 
REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA 1943-1945 
Classificazione: 390 - USI E COSTUMI, ETICHETTA, FOLCLORE 
Paese di pubblicazione: IT 
Lingua di pubblicazione: ita 
Localizzazioni: BO0442 - Biblioteca del Dipartimento di Discipline Storiche. Universita' degli Studi di Bologna - Bologna - BO 
BR0003 - Biblioteca provinciale - Brindisi - BR 
CN0115 - Biblioteca civica - Villafalletto - CN 
FC0011 - Biblioteca comunale Malatestiana - Cesena - FC 
FI0098 - Biblioteca nazionale centrale - Firenze - FI 
FI0209 - Biblioteca di scienze politiche Cesare Alfieri dell'Universita' degli studi di Firenze - Firenze - FI 
MI0305 - Biblioteca Ferruccio Parri - Milano - MI 
PG0398 - Sistema di pubblica lettura del Comune di Perugia - Perugia - PG 
PG0417 
RN0013 - Biblioteca civica Gambalunga - Rimini - RN 
TO0905 
Codice identificativo: IT\ICCU\RAV\0155576 

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